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Diagramma dell'Albero Genealogico : Munafò

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Frequenta le scuole religiose francesi al Cairo.
Parte per l'Italia nel 1914 per partecipare quale volontario alla Guerra 1914/1918
Si impiega alle Sucreries di Hawandieh poi alla Barclays Bank del Cairo è trasferito inizialmente a Khartoum (Sudan).

Sposa al Cairo Colomba Liegi da cui ha due figli maschi: Eraldo e Marcello.

Colomba muore improvvisamente nella loro abitazione di Heliopolis (Cairo)  nel 1926/27 ?
        
Egizio si risposa con la cugina Egizia Prinzivalli dalla quale ha tre figlie femmine:  Giulietta, Delia e Silvana

Lavora alla Barclays Bank al Cairo.

Viene internato nei campi di concentramento durante la guerra 1940/1945

Perde il figlio Eraldo che muore durante la battaglia navale di Matapan  imbarcato sull'incrociatore Zara.
        
Nel 1958 si stabilisce in Italia con la moglie e la figlia Delia a Bresso (MI).

Muore a  Montaione (FI), vicino a Castelfiorentino. Viene tumulato a Cassina Nuova (MI).
1933 - 1992 Giulia Munafò 59 59 1935 - 1989 Delia Munafò 54 54 Nata al Cairo. Prese i voti e diventò suora di clausura. Rinunciò alla vita monacale e tornò laica.
Morì a Milano.
D. 1955 Henry Mansour 1928 - 1986 Renè Meyer 58 58 1957 1965 1954 1985 1992 1999 1860 - 1934 Gaetano Munafò 74 74 Il 14 Febbraio 1885 Fugge dalla casa Paterna con Concetta Prinzivalli.

Prendono alloggio in un appartamento in Shareh el Rahbat  (via delle Monache)

Il 6 Marzo 1886 si sposano civilmente - Documento originale allegato. (quello religioso avvenuto in precedenza)
Avranno 9 figli.  
Nel 1887 si trasferiscono al Cairo in Via Achmaoui
Nel 1889 vanno ad abitare in Via Bab el Louk
Nel 1893 costruiscono la loro principale abitazione con annessi diverse altre minori abitazioni nella loro tenuta di Ezbet el Zeitoun  (dietro al Palazzo Reale di Koubbeh)
Nel 1905  hanno il loro ultimo figlio Gabriele che diventerà Sacerdote
Con atto di acquisto datato 17 Gennaio 1893 acquista due metri di terreno nel Cimitero Latino del Cairo sul quale costruisce la tomba di famiglia (Documento originale allegato)          

Si presume che all'inizio del 1914 inizia la sua attività di giornalista, diventando proprietario e direttore del settimanale  "LA GAZZETTA"  in lingua Italiana. Uscita il sabato al prezzo di 5 millesimi la copia. Abbonamento semestrale Franchi 4 (pari a millesimi 160) e annuale a Franchi 6 (pari a millesimi 240).

La Municipalità di Zeitoun (ex Ezbet el Zeitoun) intitola la strada che porta alla sua tenuta con il suo cognome, ossia :
SHAREH (traduzione egiziana della parola via)  GAETANO MUNAFO'
e questa rimarrà così intitolata fino a dopo la Guerra Mondiale 1939/1945.

Nel 1932 in occasione della visita in Egitto di S.M. il Re Vittorio Emanuele III insiste, malgrado la sua infermità, di essere trasportato su di una sedia a rotelle sul piazzale della Stazione Ferroviaria al Cairo (Bab el Hadid) per assistere al passaggio del suo Re.

Muore, circondato dai suoi cari, al Cairo nel 1934 e la sua bara viene portata a spalla dai contadini egiziani del circondario.
Rosaria Previte Marcello Munafò 1897 Teresina Natalina Zarina Emilia Enrichetta Munafò Nata al Cairo d'Egitto nella proprietà di famiglia di Ezbet-el-zeitoun (dintorni del Cairo) alle ore 10 del mattino. 1899 - 1998 Vittoria Vincenza Ferruccia Maria Munafò 99 99 Nata al Cairo d'Egitto nella proprietà di famiglia di Ezbet-el-zeitoun (dintorni del Cairo) alle ore 17 e 15.
Fu un parto difficile a causa dell'imperizia della levatrice.
Battezzata nella Chiesa dell'Assunta.

Non si hanno precise indicazioni delle scuole frequentate ma deve avere ricevuto un'ottima educazione in quanto conosceva la lingua francese alla perfezione oltre naturalmente all'italiano.

Si impiega presso la National Bank of Egypt del Cairo che abbandona per rimanere con i genitori anziani da quando il fratello minore, Gabriele, parte per la Francia per seguire la sua vocazione religiosa.
        
Di sentimenti profondamente Cristiani esprime il desiderio di diventare monaca  ma rinuncia a questa sua vocazione per permettere al fratello minore (Gabriele) di farsi prete.

Passa tutta la sua vita nella proprietà di Famiglia a Zeitoun. Si prende cura dei  nipotini  (Eraldo e Marcello) alla morte della loro madre Colomba fino a quando il loro padre Egizio si  risposa. Cura amorevolmente i suoi genitori fino alla loro morte. 

Alla morte del fratello Sacerdote Gabriele vende la proprietà e si ritira presso la Casa di Riposo per Anziani presso l'ospedale Italiano Umberto I° del Cairo.

Muore al Cairo il 6 Dicembre 1998 e viene sepolta nel Cimitero Latino, blocco 7, loculo No. 121.
1905 - 1975 Gabriele Maurizio Munafò 69 69 Nato al Cairo d'Egitto nella proprietà di famiglia di Ezbet-el-zeitoun (dintorni del Cairo).
        
Frequenta senza dubbio scuole religiose francesi. Parte per la Francia  quale seminarista presso l'istituto delle missioni Africane (Ordine dei Comboniani) a Lione. Viene consacrato prete presso la Cattedrale di Heliopolis  (Cairo) e inviato al convento della Chiesa San Marco di Choubrah (Cairo). Il giorno della sua consacrazione grande festa nella proprietà di famiglia  con sventolio di bandiere del Vaticano e Italiane e con la partecipazione del Vescovo al ricevimento, curato scrupolosamente dalla madre Concetta..

Per diversi anni è assegnato alle funzioni religiose della stessa chiesa. Nel 1940 viene internato in campo di concentramento.

Ritorna al convento dopo la guerra  ma subito dopo ottiene il permesso di vivere con la madre e sorella nella proprietà di Zeitoun con mansioni di "educante religioso"  presso la Scuola Femminile Saint Vincent de Paul e contemporaneamente responsabile delle funzioni religiose presso la Chiesa del Sacro Cuore al Cairo (dietro all'ex Tribunale Misto).

Acquista una macchina "Topolino" con la quale si sposta da Zeitoun al Cairo.

Muore all'Ospedale Italiano del Cairo il 19 Aprile 1975 e viene tumulato nella tomba di famiglia.
1893 Contessa Sara Munafò Nata al Cairo d'Egitto nella proprietà di famiglia di Ezbet-el-zeitoun (dintorni del Cairo) a mezzogiorno. Battezzata nella Chiesa dell'Assunta (quartiere del Muski) dei Padri Francescani di Terra Santa. Padrini di battesimo: Vincenzo Gamboni e Masina Prinzivalli
D. 1927 Colomba Liegi Muore improvvisamente nella sua abitazione di Heliopolis (Cairo)  nel 1926/27. 1922 - 1941 Eraldo Munafò 19 19 Morto durante la battaglia di Capo Matapan del 29 marzo 1941, era imbarcato sull'incrociatore Fiume con la qualifica di segnalatore.

Il sito
http://www.regiamarina.net/battles/matapan/matapan_it.htm lo segnala come scomparso.
1924 - 2006 Marcello Munafò 82 82 Ofelia Lunardi 1891 Conte Carlo Munafò Nacque al Cairo d'Egitto in via Bab-el-louk alle ore 3 e 40 del mattino. Fù battezzato nella Chiesa dell'Assunta al Muski (Cairo). Padrini di battesimo furono: Vincenzo Gamboni e Antonia Prinzivalli.

Studia presso le Scuole Religiose Francesi del Cairo e negli anni si perfeziona nella lingua Egiziana.
Viene impiegato al Tribunale Misto.

Sposa Concetta Crupi dalla quale ha 5 figli:Carlo, Jolanda, Roberto, Orlando e Gilda.

Durante tale periodo abbina il suo impiego al Tribunale Misto con la nomina a Direttore di uno dei primi cinema al Cairo.

Nel 1934 (?) quando rientra in Italia con la Famiglia si stabilisce a Messina.
Durante il conflitto mondiale si trova a Firenze con la Famiglia.
Dopo la guerra va in Marocco ad insegnare la lingua araba.
Si ritira a Milano con il figlio maggiore Carlo dove si diletta anche ad effettuare delle traduzioni dall'Arabo.

Muore a Milano.



Concetta Crupi 1889 - 1893 Rosaria Munafò 4 4 Nacque al Cairo d'Egitto in via Bab-el-louk alle ore 8 del mattino.
Morta al Cairo d'Egitto
1887 - 1962 Orlando Alberto Munafò 75 75 Nacque al Cairo d'Egitto alle ore 9 del mattino in via Achmaui. Fù battezzato nella Chiesa dell'Assunta al Muski (Cairo) ed ebbe come padrini di battesimo: Giovanni Prinzivalli e Maria Prinzivalli.

Fu sempre chiamato Alberto.

Frequenta il Collège des Frères Saint Jean Baptiste  Ismailieh  del Cairo
Risulta che abbia collaborato con il padre a gestire la Stamperia dove veniva stampato il settimanale "La Gazzetta" di proprietà della Famiglia.

Nel 1920 circa si impiega alle Poste Egiziane presso la Sede Centrale di Ataba  el Khadra (Cairo)
Sposa Elvira Ceci da cui ha due figli: Letizia  e  Carlo Giuseppe.

Grazie all'intervento del fratello Francesco, evita l'internamento in campo di concentramento durante la Guerra 1940/1945.

Per evitare che i due figli subissero le conseguenze dell'imminente guerra nel 1940 manda gli stessi in Italia dove invece subiranno il grosso del conflitto e torneranno a casa solo nel 1945/1946.

Muore a Roma il 23-10-1962 e viene sepolto nel Cimitero del Verano.
Elvira Ceci Nacque al Cairo.

Figlia del Capitano della Polizia Egiziana Carlo Ceci  comandante del Posto di Polizia di Abdin (Palazzo Reale) e di Maria Giuseppina Benoit.

Morì a Roma.
1920 1922 1927 1885 - 1944 Francesco Emilio Munafò 59 59 Nato alle ore 6 di mattina del 13 Dicembre 1885 in via delle monache ad Alessandria d'Egitto.

Studia presso le Scuole Religiose Francesi del Cairo con ottima conoscenza della lingua Egiziana.
        
Sposa  Pharaon Fides  di nazionalità  Libanese dalla quale ha tre figli Reginald, Ines e Rolando.

Costruisce la sua villa a Helmieh  (Cairo) 
E' impiegato presso il Ministero delle Finanze Egiziano
Non viene internato durante la Guerra 1940/1945

Muore all'Ospedale Italiano Umberto I° nel 1944 e la salma viene tumulata nel Cimitero Cattolico di "Gabal el Ahmar" (Cairo).
La tomba di granito viene eretta dalla Famiglia e porta attualmente il No. 417.
Fides Pharaon Di nazionalità libanese 1914 - 2006 Reginaldo Vittorio Munafò 92 92 Nato al Cairo 1917 - 2001 Rolando Munafò 83 83 Vissuto a Roma 1925 - 1984 Ines Beatrice Munafò 59 59 Nacque al Cairo 1921 - 1991 Marcella Pietrucci 69 69 1945 1918 - 2006 Maria Mariuccia Mazzone 88 88 1940 1974 1932 - 2000 Monique Jacquod 67 67 1940 1952 1972 1957 1955 1984 1986 Maria Giuseppina Benoit Carlo Ceci 2005 2007 1899 - 1978 Nelson Morpurgo 79 79 Nato al Cairo Egitto il 19.9.1899 da Carlo, originario di Gorizia, e da Alexina.
   
Ex irredento, fu volontario nell'Esercito Italiano nella guerra del '15 - '18 contro l'Austria, a seguito della quale ottenne la Croce al Merito di Guerra e una Medaglia di Volontario di Guerra Interalleata per l'Indipendenza e l'Unità d'Italia.

Fu nominato Cavaliere di Vittorio Veneto.

ONORIFICENZE CIVILI:
•    "Officier d'Académie" con Palme Accademiche della Repubblica Francese 12.3.1947) 
•    Stella della Solidarietà Italiana di 3° Classe (Decreto 2.2.1951 C° 347 del Registro) conferitagli dal Presidente della Repubblica, per l' opera da lui prestata per la ricostruzione dell'Italia.

TITOLI ACCADEMICI:
•    Diploma di "Licence en Droit" della Facoltà di Diritto di Parigi, in data 5.7.1924.
•    Diploma di Laurea di Dottore in Giurisprudenza dell'Università di Roma in data 26.7.1937.
    Alla fine della I° Guerra tornò in Egitto dai genitori ove proseguì, in lingua francese, gli studi che aveva interrotto a Milano, ove viveva, per arruolarsi volontario nel 1917.

Fu iscritto nel 1924 nell'Albo degli avvocati presso il Tribunale Consolare d'Italia in Cairo e in quello degli avvocati Misti della stessa Città.

Esercitò la professione legale dal 1924 al 1940, davanti le giurisdizioni Consolari e davanti le giurisdizioni miste fino al 15.10.1949, data della loro soppressione.

Nello stesso periodo si interessò al "futurismo" (era anche scrittore/poeta futurista ed amico di Marinetti e al Cairo collaborò con Le journal d'Egypte - La Bourse Egyptienne - Le Progrès Egyptien- Il giornale d'Oriente) e scrisse alcuni saggi e testi come viene meglio illustrato in altro sito internet i cui indirizzi sono: http://www.arengario.it/mostre/futurism/frame/0futufrm.htm e http://www.arengario.it/mostre/futurism/foto.htm

Da questi siti riportiamo: "E ancora parole in libertà. Del 1923 è il bellissimo Fuoco delle Piramidi dell’avvocato Nelson Morpurgo, che aveva studiato al Cairo, allora vivacissimo crocevia delle esperienze dell’avanguardia europea."

Il 9 Novembre 1951, si era iscritto nell'Albo degli Ordini Forensi di Forlì e quindi di Rimini.

Nel 1958 fu eletto Presidente della Sezione di Viserba della Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.

In Italia ricostituì la Sezioni di Rimini dell'Associazione Nazionale Volontari di Guerra e di detta Associazione fu nominato Ispettore Nazionale fino al 1960, anno in cui fu nominato membro della Consulta Nazionale. Dal 1966 la Sezione è stata elevata a Federazione di Romagna di cui egli fu Presidente e membro della Giunta Centrale della stessa Associazione.

Morì a Rimini l'11 Ottobre 1978
1897 - 1995 Aurelia Montanari 97 97 1864 - 1939 Carlo Morpurgo 75 75 Avvocato alla Corte d’Appello presso i Tribunali Misti del Cairo,Egitto.Tribunali aboliti con il Trattato di Montreux . Alexina Morpurgo 1921 - 2007 Edmea Morpurgo 85 85 Edmea partì per il Venezuela nel 1956, e dopo la morte del marito Matteo, si trasferì presso i genitori a Rimini. 1921 - 1980 Matteo Cherini 59 59 1922 - 2011 Paul Sciamma 89 89 1928 - 2025 Vittorio Morpurgo 97 97 Partì per il Congo belga nel 1952(dopo la rivoluzione in Cairo) e ritornò in Italia nel 1960,dopo i tumulti del Luglio 1960.inseguito all’indipendenza del Congo e residente  attualmente a Segrate, Milano.

RICORDI DEL COLLEGGIO DON BOSCO- anno 1937 - Alessandria d’Egitto

Volevo quindi raccontare delle mie esperienze in collegio negli anni 1939 (come interno ad Alessandria)  e 1940 (come interno a Rod el Farag in Cairo) assieme a mio
fratello gemello Veneto (nostro padre,patriottico,alla nostra nascita, ha voluto darci questi nomi Vittorio e Veneto) e poi come esterno, sempre a Rod el Farag,sino alla fine del ginnasio.
Il Liceo l'ho fatto privatamente con i fratelli Lodo e Giorgio Orvieto nel loro appartamento al Cairo,assieme ad altri compagni e compagne.
Volevo appunto  raccontare un pò sul periodo trascorso come interno ad Alessandria,quali erano i miei ricordi in quell'anno scolastico trascorso che molto felice non é stato e sul comportamento da insegnante, severo e direi anche cattivo di un sacerdote, Don Castellino, che non era
proprio dei migliori come rappresentante della Chiesa e mal visto da tutti gli studenti ( vorrei precisare che gli altri sacerdoti (purtroppo non ricordo più i loro nomi), erano delle persone deliziose e umane.
In Cairo a Rod el Farag invece, l'atmosfera era differente, ed eravamo attorniati da sacerdoti e novizi,veramente bravi ed umani.
Purtoppo in quel periodo l'insegnamento religioso era ben differente da questo attuale.Non parliamo poi dei  divertimenti, le ore di studio, la mensa,le gite domenicali (2 erano le destinazioni : il cimitero e il porto ) ...........che
allegria!!!!!!!!!!!
Invece in Cairo, Rod El Farag, si andava la domenica pomeriggio,  al Cinema Metro con i più grandi e tornare a piedi sino al collegio, comprando i "leb"( semini) lungo la strada e fumare la primissima sigaretta "Clipper".................ecc. ecc.

Bene, iniziamo il racconto.............:

”Ricordo anch’io  quel collegio”

Istituto Salesiano Don Bosco – Alessadria – 1937

I ricordi sono vaghi e faccio sovente uno sforzo per cercare di ricordare quel periodo
Perché sono stato “chiuso” a 9 anni, in collegio ad Alessandria, nell’anno 1937 , assieme a mio fratello gemello Veneto?
Prima di proseguire debbo precisare che mio padre Nelson Morpurgo, alla nostra nascita,con spirito patriottico ha voluto  darci i nomi di Vittorio Veneto.
Dopo questa premessa,ritorniamo al perché di questa decisione.E’molto semplice, perché eravamo delle birbe, bambini scatenati (9 anni) e nostra madre impazziva a tenerci a bada.
Quindi, decisione drastica e siamo diventati due “interni” con il numero 38 e 39 ;numerini prestampati su tessuto e cuciti su tutta la biancheria .
Nella retta mensile era inclusa la clausola “ prima tavola”  per avere il dolcetto, dopo la frutta.
Dormivamo in grandi camerate ed il nostro sorvegliante, novizio, dormiva in un angolo della camerata,nascosto da grandi tende bianche candide ( previlegio della privacy).
Sveglia alle 6, lavarsi con quell’acqua gelida,in inverno, colazione e chiesa.
Doccia una volta alla settimana.
Dopo la giornata di studio,pranzo,giochi vari nel grande cortile, si finiva poi dalle 5 alle 7 di sera nello “ studio” ,salone immenso con banchi, trascorrendo quelle 2 ore a studiare,leggere o disegnare e nell’assoluto silenzio, e sorvegliati da un prete che ci sorvegliava da una cattedra alta  e pretendeva il silenzio assoluto..
Questo sacerdote, che Dio lo benedica, si chiamava Don Castellino, alto, magro, dal viso arcigno e occhiali neri, e guai se facevi rumore o facevi cadere un oggetto; che veniva ritirato.
Una volta ,senza volere ,mi é caduta la matita ed ha voluto che gliela portassi.Inutile é stata la mia debole protesta ed allora, preso da un accesso di rabbia e ribellione, ho spezzato la matita in due pezzi. Non l’avessi mai fatto e fui punito con il “ palo” l’indomani, mentre gli altri giocavano, e cioé stare per un’ora in piedi vicino ad una colonna di cemento e guardare gli altri giocare.
Sempre durante le ore di studio, il caro Don Castellino,una volta se l’era presa con un altro interno di cognome Cantafio,  e con  la nocca del dito medio lo colpiva sulla testa rasata....Tanto diceva,sorridendo, lui non gli fa male..é calabrese.
Eravamo quindi alquanto terrorizzati da questo prete mentre gli altri ( e mi dispiace non ricordare i loro nomi) erano delle persone deliziose.
Ultima cosa..: l’avevamo sopranominato  “ bolbol”. Non lo so perché....
Altra nostra ribellione con relativa punizione é stata quando a tavola,avendo ildiritto al dolcetto,ci capitava sempre i soliti “pan di spagna”.
Il rito del dolcetto si svolgeva in questo modo:nella sala mensa, i “grandi “erano seduti vicino all’ingresso, penso delle cucine e noi piccoli, eravamo in fondo al tavolo e quando entrava l’inserviente con il grande vassoio dei dolci, i grandi beccavano quelli più buoni  ed a noi rimanevano i soliti pan di spagna.Un giorno, con mio fratello ed altri, abbiamo preso la decisione di ribellarci, ed abbiamo quindi schiacciato con la forchettaiol pan di spagna, riducendo il tutto ad una  palla  ,sulla quale abbiamo infilato uno stuzzicadenti............. Non l’avessimo mai fatto..Tutti al palo.
Ma poi il sistema  cambiò e la distribuzione del dolcetto avveniva a giorni alterni ,iniziando dai più piccoli ed il giorno seguente,dai grandi. La nostra protesta era servita a qualcosa.
E così trascorrevano  i giorni ed i mesi, sino al periodo pasquale quando c’era il ritiro pasquale .
Per 3 giorni, dovevamo andare in chiesa continuamente senza poter giocare in cortile,perché era proibito ed al massimo si poteva giocare a biglie,  e guardando con tristezza i nostri attrezzi da gioco come il cerchio ed i trampoli, il pallone .
Facevo parte anche del coro e si preparavano i canti per la santa messa pasquale.
Durante l’anno si svolgeva pure il campionato di catechismo,ad  eliminatoria.con altre scuole. Si dovevano memorizzare pagine intere di catechismo  con grande festa alla premiazione del campione.Sono stato eliminato al primo turno.
Non parliamo poi delle gite domenicali.La domenica indossavamo l’uniforme del collegio e  si andava sempre in soli 2 posti : il cimitero ed il porto , fra le balle di cotone e le navi mercantili.
La nostra gioia , quel giorno ,quando abbiamo visto un sottomarino.
Penso che ci fosse anche il cinema all’interno del collegio.Una volta ogni quandici giorni,ricevevo visite dalla mamma,che veniva in treno,portando con sé un vassoietto di paste ( non c’era il pan di spagna) e l’annuncio della visita mi veniva fatto dal bidello che urlava : Morpurgoooo..........in parlatorio.........
Grande fu la mia gioia quando si tornava a casa alla fine dell’anno scolastico e con le vacanze dimenticavo il passato .
Questa é stata la mia esperienza in questo collegio .
Quello che mi ha stupito,ricordando da grande,quel periodo trascorso in collegio,fu il sistema di insegnamento religioso,certe volte assillante,con quelle regole severe, e l’idea fissa della religione (anche l’assurdità di quel campionato di catechismo).

Secondo me fu una delle ragioni che,da grande, mi sono allontanato dalla chiesa per molti anni, e parlando in questi anni recenti con i vari sacerdoti nel mio quartiere,e raccontando loro questi precedenti, mi hanno dato completamente ragione ma purtroppo  quello era il sistema che vigeva in quel periodo.Molte cose sono cambiate da allora.

Questi sono i miei ricordi del collegio e spero non aver annoiato nessuno. Ho voluto raccontare la mia esperienza in collegio.
1928 - 2005 Veneto Morpurgo 77 77 Partì per l’Australia, anche lui nel 1952 come il fratello.

Era sposato con Jenny Tyson ,in Cairo.
Hanno 2 figli : Robert e Barbara,nati a Melbourne
1935 - 2013 Clara Borsatti 77 77 Clara Borsatti (nata a Rimini nel 1935)  1961 1967 1969 2001 2003 Jenny Tyson 1956 1949 1979 1981 1948 1951 1955 1956 1946 - 2006 Claude Sciamma 60 60 2008 1953 1989 1991 1861 - 1955 Concetta Prinzivalli 94 94 Primogenita di Francesco Prinzivalli
Fu battezzata l'8 Agosto 1861 dal parroco della Chiesa di S. Leonardo in S. Matteo a Messina. Padrini di battesimo: Salvatore Ravona, di anni 24, di professione impiegato di questura, domiciliato a Porta Legni e Giovanni Coppolino, di anni 26, di stessa professione, domiciliato in via Corso. L'atto di nascita è stato firmato dal padre Francesco, ma non dai testimoni, questi "avendo manifestato non sapere scrivere".

Emigrò in Egitto assieme ai suoi genitori all'età di 5 anni. Sposò ad Alessandria d'Egitto Gaetano MUNAFO'. Morì nel 1955 al Cairo.
1901 Egizia Prinzivalli Nacque al Cairo. Fù battezzata nella Chiesa dell'Assunta al Muski (Cairo). Padrini di battesimo furono: Lorenzo Orlandi e Anita Zulmi. Morì a Montaione, vicino a Castelfiorentino.
1980 1924 - 2021 Carla Morpurgo 97 97 Lasciò l’Egitto nel 1950,con Paul Sciamma,per la Francia, a Pontoise. 2012 Henri Pharaon Roberto Morpurgo Visse a Beyrut per lungo tempo, dopo la sua morte la vedova e le figlie si trasferirono a Il Cairo. Irene Morpurgo Marie Morpurgo Alessandro Morpurgo Esercitava la professione di "Causidico" lavorando nello studio legale dell'avv. Carcano.
Poi divenne giudice presso il consolato Austroungarico (1884) al Cairo.
D. 1892 Emilia Pepe Esercitava la professione di "Dallala" (commessa viaggiatrice).
Sepolta presso il cimitero israelitico di Pisa.
Isacchetto Morpurgo Rappresentante delle Assicurazioni Generali di Trieste a Khartoum nel 1840 Irene Morpurgo Enrico Morpurgo Viveva nel 1908 in Egitto, in una località nel deserto occidentale ai confini con la Libia. Erik Morpurgo 1900 - 1991 Emilia Morpurgo 91 91 2015 Carlo Morpurgo Alessandro Morpurgo Leonia Azuelos Ernesto Azuelos Fanny De Angelis 1850 - 1900 Luigi Montanari 50 50 He emigrated to Egypt as a young boy, he was an excellent accountant. He probably die young from alcohol problems.
He would come from work half stoned and continued through out the night. That was the reason why his son Edgardo (his son) never touched alcohol, except on occasions to toast.
1868 - 1954 Annette Puglisi 86 86 She was a strong woman, walk miles and miles and neever complaint. She use to dress in blackm wearing black gloves and always wearing a black hat. In 1949 life in Egypt became very difficult and many italians were leaving in droves. After Luigi Montanari death she married BUCCIANTI. Together with the young daughter Aurora and her son Giulio left for Italy. She is buried in Viserba. 1893 Lidia Montanari 1899 - 1967 Edgardo Luigi Montanari 67 67 1885 - 1949 Silvio Buccianti 64 64 Maurice Castro ? ? Buonanno 1905 - 1977 Oscar Buccianti 72 72 1906 - 1967 Umberto Buccianti 60 60 1908 - 1998 Aurora Buccianti 89 89 ? 1920 - 2012 Fides Baschera 92 92
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